NORMATIVA 2024: COME INSTALLARE UN CLIMATIZZATORE IN UN CONDOMINIO O IN UNA UNITA' IMMOBILIARE SINGOLA
- alcorserviceca
- 30 lug 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Arriva il caldo soffocante e i nostri telefoni diventano bollenti per le richieste di installazione per impianti di climatizzazione.
Tuttavia, chi decide di acquistare un climatizzatore deve essere al corrente delle regole previste dal proprio Comune per l’installazione soprattutto in condominio. ma vediamo insieme quali sono le norme da seguire per poterlo installare nel proprio immobile senza incorrere in sanzioni.
La normativa sull’installazione dei condizionatori è una disciplina piuttosto ampia che è bene conoscere se si desidera usufruire di questo servizio, senza incorrere in sanzioni penali.
Per installare un climatizzatore in condominio, la prima cosa da fare è accertarsi che nel proprio Comune di residenza non vi siano restrizioni o divieti particolari. Ogni regolamento municipale può, infatti, stabilire distanze specifiche da rispettare per l'implementazione del dispositivo o richiedere autorizzazioni e certificazioni di conformità correlate. Generalmente, le disposizioni più rigide sono finalizzate a preservare l'integrità architettonica degli edifici situati nel centro storico.
Per questo motivo, nel caso di divieti, consigliamo sempre di piu' ai nostri clienti l'acquisto e l'installazione di un condizionatore monoblocco, molto più facile da installare in quanto richiede solo un piccolo foro per l'espulsione dell'aria calda verso l'esterno e sicuramente meno invasivo proprio perchè non richiede l'installazione di una unita' esterna.

Se si abita in un condominio è bene sapere che, nella maggior parte dei casi, non è necessario ottenere il consenso dell’assemblea per l’installazione; ciò nonostante, se l’apparecchio è dotato di un’unità esterna, è opportuno inviare una lettera di richiesta d’installazione del condizionatore all’amministratore per metterlo al corrente dei lavori che si intendono avviare. In questo modo è possibile tutelarsi da eventuali contestazioni in futuro. Una volta ottenuto il consenso, è doveroso informarsi sulle linee guida previste dal proprio condominio per l’installazione.
Se invece la propria abitazione è singola bisogna attenersi alle distanze indicate dal proprio Comune per poter installare le unita' esterne.
Per l'installazione delle Unita' esterne è fondamentale valutare anche l' impatto estetico sul complesso condominiale e in facciata. In sintesi, quindi, è preferibile che l'apparecchio sia il meno visibile possibile.

Le difficoltà maggiori sorgono nel momento in cui non si possa posizionare l'unità esterna del condizionatore sul proprio balcone, ma sia necessario montarla su un muro perimetrale. La giurisprudenza ha, infatti, affermato che il rispetto dell'aspetto visivo dell'edificio non si limita solamente alle pareti esterne, ma si estende anche a quelle che danno sui cortili interni del complesso.
Un tecnico qualificato potra' fornirvi anche tutte le linee guida per evitare installazioni che sottovalutano la possibilita' di interventi tecnici e manutenzioni annuali le quali portano sempre il cliente ad affrontare in caso di necessita' costi esosi in quanto per arrivare alle unita' esterne spesso si deve utilizzare un cestello. Questi sono casi su cui purtroppo siamo chiamati ad intervenire sempre piu' frequentemente e che spesso causano problemi con i clienti che si sono affidati a persone non qualificate.
Ma vediamo dove possiamo installare l'unita' esterna su un balcone.
Sul balcone, il motore del condizionatore andrebbe posizionato ad una distanza di di tre metri dalla soglia del solaio del piano superiore e di 1,5 metri nel caso in cui il motore esterno ostacoli la visuale. Inoltre, è fondamentale che il motore si trovi in un punto facilmente accessibile ( come sopra riportato ), non particolarmente ristretto e possibilmente all’ombra.
Al fine di preservare la visuale delle persone che risiedono ai piani superiori del condominio, è necessario rispettare le distanze in verticale o in orizzontale. Per questo motivo, se si desidera posizionare l'unità esterna su un muro che offre viste dirette o laterali, questa deve terminare almeno tre metri al di sotto delle soglie delle finestre.
Quando il condizionatore del proprio vicino è fonte di disturbo e noia a causa del forte rumore, la soluzione migliore è sempre quella di procedere con cautela, per gradi. Innanzitutto, è opportuno avviare un dialogo pacifico. Nel caso in cui non si riesca a trovare un compromesso col vicino o l’amministratore condominiale è possibile:
inviare una diffida formale nella quale venga richiesta la cessione delle emissioni fastidiose;
far valere i propri diritti in sede civile, nel caso in cui la diffida venga ignorata. Nel caso in cui il rumore, lo scarico d’acqua e il calore siano ritenuti intollerabili, ci si può affidare al giudice di pace per poter ottenere non solo la cessazione dell’impianto, ma anche il risarcimento dei danni subiti;
intraprendere una via amministrativa. La normativa ha, infatti, stabilito dei livelli di rumore al fine di tutelare i cittadini, i quali possono fare ricorso all'Agenzia regionale per la salvaguardia dell'ambiente (ARSA) al fine di chiedere una misurazione e verificare se i parametri siano stati superati. Dopo aver confermato la violazione, il sindaco ha il potere di emettere un provvedimento per far rispettare tali limiti;
fare affidamento sulla protezione penale. Se il rumore è così disturbante da arrecare disturbo, anche solo potenzialmente, a un numero indefinito di persone, si potrebbe configurare il cosiddetto “reato di disturbo della quiete pubblica”. Ciò nonostante, gli ultimi due rimedi non garantiscono la tutela dei singoli cittadini, ma preservano l'interesse collettivo. Di conseguenza, anche se i limiti di legge vengono superati e il reato viene provato, è necessario intraprendere un'azione legale in ambito civile per ottenere un risarcimento, dimostrando di aver subito un danno.
Attualmente, secondo quelle che sono le disposizioni del codice civile, il motore esterno del condizionatore in condominio deve essere collocato, rispettando le seguenti misure di distanza legali: un'interdistanza di tre metri dalla soglia del solaio del piano superiore e un'interdistanza di 1,5 metri nel caso in cui il motore esterno ostacoli la visuale.
La legge sui condizionatori dice che che a partire dal primo Maggio, sarà stabilito un limite inferiore alla temperatura media che i condizionatori possono raggiungere negli edifici pubblici, il quale sarà fissato a 25 gradi (o più precisamente, a 27 gradi con una tolleranza di 2 gradi). Per quanto riguarda, invece, la stagione invernale, sarà imposto un limite non superiore alla temperatura di 21 gradi (con una tolleranza di 2 gradi, quindi 19 gradi come minimo).
Nel prossimo articolo vi parleremo delle multe e delle sanzioni in cui si rischia di incorrere se si esegue il fai da te per l'installazione dei climatizzatori.
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Cagliari il 30/07/2024 AL.COR.SRL
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